lunedì 29 ottobre 2012

Uniti per Unire: un grande successo di partecipazione, contenuti e proposte. Più di 200 delegati intervenuti da tutt'Italia


                                                          
Con un grande successo di pubblico  alla presenza di oltre 200 delegati dalle varie regioni italiani , si è svolto il 28 ottobre a Roma il primo Convegno  nazionale della  nuova associazione “Uniti per Unire”, su “Nuove generazioni, crescita e sviluppo, conoscenza transculturale e collaborazioni internazionali: criticità e proposte”.
“Uniti per Unire” illustra il portavoce  Foad Aodi, “ è un movimento indipendente e nasce con il fine di selezionare i fattori che uniscono le varie professione in una  società multiculturale, per aiutarla a crescere nel dialogo e nel rispetto dei diritti di tutti i cittadini di origine italiana o straniera. I conflitti nascono quando non si conosce l’altro, il vicino: conoscenza, dialogo e collaborazione internazionale sono gli elementi basilari dello sviluppo della società attraverso la qualità delle relazioni  sociali”.
Un movimento propositivo che vuole raccordare i diritti di tutti i cittadini, al di là di ogni differenza anche culturale, alle leggi che governano la società multiculturale, storicamente in ritardo rispetto alla domanda sociale. Salvaguardare l’identità nazionale con l’arricchimento culturale che ogni civilta’ esprime.  Arricchire i valori e le regole nazionali con le diversità culturali che poi scopriamo essere molto vicine all’universalità dei valori che legano le comunità.
“Già con l’Editto di Caracalla venne concesso diritto di cittadinanza ai barbari-esordisce il direttore sanitario dell’Istituto Nazionale Malattie della Povertà, dr. Franco Pittau, da sempre in prima linea sull’emergenza immigrazione. “L’impero romano, a differenza della classe dirigente di oggi, aveva capito la necessità di integrare per lo sviluppo economico, sociale e demografico.”
L’Italia è passata da paese di emigrazione a quello di immigrazione ed è un cambiamento  irreversibile come ricorda il vice ambasciatore della Lega dei paesi arabi in Italia  Zouari Zouheir,  ribadendo la disponibilità della Lega araba in Italia a collaborare con Uniti per Unire date le sue finalità costruttive a favore di tutti senza distinzione.
Anche Ahmad Hamadi  primo Consigliere della Ambasciata palestinese in Italia ha espresso il suo apprezzamento per la nuova iniziativa  piena di contenuti  a favore dei diritti umani.
Per la Lega dei Diritti dell’Uomo è intervenuto il presidente romano dr. Roberto Vismara, preoccupato del rischio di perdere oggi i diritti sanciti dalla Dichiarazione  dei  Diritti dell’uomo e dalla Carta Universale di Nizza del 2000.” Diritti che sono inalienabili sono contrastati dalla logica del profitto senza limiti , del primato dei poteri finanziari rispetto ai bisogni sociali. L’unico modo per salvaguardare i diritti è la diffusione della conoscenza e della collaborazione, principi di Uniti per Unire”.
I principali Dipartimenti di “Uniti per Unire” hanno portato un grande contributo di analisi e proposte tramite i soci fondatori.
Per i tre relatori del dipartimento delle politiche giovanili: la giovane Abidi Quiem,  ha portato con passione la propria esperienza personale sofferta affermando che “ se non sei di origine italiana non  puoi vincere nessun concorso e come mi hanno risposto a tutti i concorsi istituzionali, senza raccomandazione non ti sceglieranno mai e io ho studiato con grande serietà e voglio essere giudicata per il mio valore”;  Khaled Haswh,  anche membro della Co-mai,  rivendica la sua triplice  origine, palestinese, tunisina e italiana e considera  l’identità è apertura e non chiusura e paura, una ricchezza e non un conflitto; il  dr. Langer Enrigue membro anche dell’Amsi, ha messo in evidenza l’importanza della difesa dei diritti e doveri nella globalizzazione della sanità  in una società multiculturale.
Per il Dipartimento Lavoro e Consumo,  dr. Massimo d’Onofrio, anche presidente della Faci (Federazione Artigiani e Commercianti Italiani ), ha messo in evidenza l’importanza della collaborazione interprofessionale ed internazionale per combattere la grave crisi economica che ha provocato  dall’inizio di quest’anno la chiusura di trentuno mila imprese.
Per il Dipartimento Dialogo, Conoscenza Transculturale  e Pace di “Uniti per Unire”,  il dr. Loris Facchinetti, ha dichiarato che “ i criteri di divisione sono la qualità dell’uomo e non la sua origine e Uniti per Unire è un grande dono per l’Italia”, concludendo con una  suggestiva provocazione linguistica (“abbiamo bisogno di una nuova classe politica, straniera a quella precedente”).
“La società oggi non può essere considerata omologata- per la dr.ssa Serena Forni - deve partire dallo stare con l’altro, riprogettarsi con l’aiuto e il valore aggiunto di tutte le professioni, tessuto connettivo della società  ed  espresse dall’associazione Uniti per Unire”.
Per i due relatori del Dipartimento Oltre l’Integrazione, Cittadinanza, Mediazione Culturale e Collaborazione  Internazionale: Kamel Belaituoche,   anche coordinatore organizzativo della Co-mai, “ l’Italia, il nostro paese, ha una burocrazia pesante, non è ancora molto preparata  alla conoscenza delle altre identità”;  infatti,” i lavoratori italiani di origine islamica, non possono prendere le ferie della propria religione e cultura-secondo Khalil Altoubat esperto in immigrazione e cittadinanza-, nonostante siano gli immigrati a garantire il gettito fiscale nazionale e i tempi per avere  la cittadinanza italiana non sono i dieci anni previsti dalla legge,  ma si raddoppiano,  grazie alla lentezza burocratica e  per questo proponiamo di ridurre a cinque anni il periodo della cittadinanza, come chiediamo che  raddoppiano in dieci anni,  rispettando così realmente il tetto della legge attuale.”
Il sindaco Gianni Alemanno ha rappresentato” Roma come città aperta  e impegnata a seguire la domanda  di un movimento professionale internazionale , serio ,costruttivo e speciale”, concludendo con un operativo invito ad incontrarsi in Campidoglio per  proseguire a lavorare insieme.
Nella chiusura del convegno prima di gustare il cibo arabo  visto l’occasione della festa del Eid ,  Foad Aodi anche presidente Amsi e Co-mai ha tracciato il programma del movimento nei prossimi mesi,  e l’organizzazione per raccogliere tutte le adesioni dei professionisti,  come soci ordinari e le associazioni e le comunità, come soci federativi, che stanno arrivando sia tramite il sito online www.unitiperunire.it che grazie al lavoro dei  rappresentanti di Uniti per Unire a livello nazionale, regionale e provinciale.
Il lavoro sarà organizzato e programmato dai 15 Dipartimenti , dal comitato scientifico e dalla “Redazione d’informazione transculturale ed internazionale “ di Uniti per Unire  che affrontano tutte le tematiche interprofessionale e trasnculturale. Per ogni  dipartimento sarà  nominato un coordinatore e vice coordinatore per organizzare riunioni monotematiche ed interdisciplinare con gli altri dipartimenti per preparare un documento di proposte da avanzare al Governo Italiano , agli  istituzioni ed Albi professionali competenti. Il tutto  sara’ coordinato dal promotore  portavoce Foad Aodi insieme al coordinatore del Dipartimento amministrativo dr. Francesco Bonelli e dal coordinatore Ufficio stampa dr. Daniele Romano nei loro discorsi  che hanno ribadito Uniti per Unire come  un movimento, democratico, libero, solidale, internazionale, propositivo , progettuale , pieno di contenuti e non sterilmente protestatario .
Ad oggi sono 350 i soci fondatori e 105 le associazioni e comunità’ e numerosi i soci ordinari che iniziano ad aderire tramite il sito o in sede.
Lo statuto e’ stato aggiornato con tutte le proposte avanzate dai nostri soci alla commissione statuto formata da esperti avvocati ,medici,giornalisti e commercialisti .

  Ufficio Stampa  "Uniti per Unire"                                                                   
Roma, il 29.10.2012
 
 
 
 
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